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11.01.2021

Vicenda accaduta in Ticino - Qualcuno ha dato in adozione un gatto non suo

Lo vogliamo chiamare Romeo, classico nome che ricorda un gatto un po’ vagabondo, libertino, ma gatto felice. Romeo è castrato, con microchip, vaccinato e controllato regolarmente dal suo veterinario. È ben pettinato, senza nodi nel suo pelo folto, curato e in ottima salute. 
È solito girovagare da anni nel nucleo del suo paese, ama stare all’esterno, gli piace dormire su qualche poltrona che i balconi delle case nei dintorni offrono, rientra in famiglia per il cibo e per ricevere coccole e affetto; si ferma in casa più a lungo solo quando gli fa comodo.
Capita che non si faccia vedere per un giorno o due a casa sua, perché si ferma qua e là tra le vie, tra le case del vicinato. Fa qualche spuntino dove trova cibo lasciato fuori, cosa che quasi tutti i gatti non disdegnano anche quelli normalmente nutriti a casa loro. La famiglia lo sa e non si preoccupa subito. 

Per lui, viene creato un annuncio su un portale in Ticino, durante la fine del mese di dicembre scorso che cita:
"Si cerca un’anima buona per adottare un gatto che è stato crudelmente abbandonato.”
Chi pubblica, si saprà dopo, abita a poca distanza dalla casa di Romeo. Annuncio non più visibile nello spazio di poche ore, perché trova subito consenso e viene cancellato. 

Un pomeriggio, l’ignara famiglia di Romeo, riceve la telefonata di una persona residente in un altro cantone della Svizzera. La persona al telefono riferisce che ha adottato un gatto qualche giorno prima tramite un annuncio pubblicato in Ticino e che si è recata da un veterinario, nel cantone dove risiede, per un controllo. 
È stata fatta cura vermifuga e antiparassitaria. Il veterinario (onore a lui) ha fatto anche lettura del microchip scoprendo che ne è provvisto ed è regolarmente iscritto in Anis a nome della famiglia con la quale sta parlando al telefono. 
Durante questa telefonata nella mente dei proprietari prima della rabbia, sentimento più che comprensibile, si presenta la sorpresa e lo stupore. Qualcuno ha dato in adozione nel giro di pochi giorni un gatto non proprio, Romeo il loro gatto. 

Partono subito per raggiungere il gatto e dopo cinque ore di viaggio Romeo è di nuovo a casa sua. Il giorno dopo la famiglia inoltra denuncia verso chi ha compiuto questo atto e lo segnalano anche al veterinario cantonale e al proprio Comune.

Il tutto si è svolto in pochi giorni, ancora prima che ci si rendesse conto che il gatto mancasse da casa viste le sue abitudini.

AaaT deplora e condanna la vicenda e il modo di agire illegale nonché il gesto vergognoso, meschino e inqualificabile. Questo è quanto accaduto in Ticino, dove tra tante buone persone ci sono anche quelle che pensano di potersi concedere il diritto di decidere a piacimento di animali altrui. 

Questa è una vicenda di furto a tutti gli effetti che ha visto un gatto spostato per centinaia di chilometri e nella quale di buone intenzioni non ne troviamo proprio. E crediamo non ne possiate trovare nemmeno voi.

Buona vita Romeo!

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